Macbeth all’improvviso

Premio della Critica Teatrale – Associazione Nazionale Critici di Teatro, 2002
Premio Sirena d’oro – Festival Internazionale dei Burattini e delle Figure “Arrivano dal Mare!”, 2002

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Dramma in due atti per burattini liberamente tratto da W. Shakespeare
di Gigio Brunello e Gyula Molnàr
regia Gyula Molnàr
con Gigio Brunello
(2001)

Il burattinaio non è pronto a presentare la tragedia prefissata. Arlecchino si ribella e comincia a recitare il Macbeth. Avendo osato ambire a tale ruolo, egli va incontro allo stesso destino di morte. Così sarà ineluttabilmente anche per il suo antagonista Re Duncano, il quale, si scoprirà, altri non è che il burattinaio stesso.

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Foto di Stefano Pavani

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Il video ripreso da dentro la baracca

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“La tragedia prevista per oggi non si fa”. Parola di burattinaio, che esce dalla baracca e sommessamente si scusa. Macbeth all’improvviso inizia con un monologo che ne enuncia subito i motivi di fondo: l’impianto metateatrale; la questione del repertorio; l’allargamento delle possibilità rappresentative dei burattini tradizionali, animati a guanto e in baracca; la reticenza e la paura dei protagonisti stessi del teatro di figura; la fondamentale solitudine dell’animatore…

Pier Giorgio Nosari

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Critica

“Macbeth all’improvviso è un divertissement intelligente e ironico sui ruoli della maschera e del burattinaio demiurgo, e Gigio Brunello è bravissimo nel conferire giocosamente alle sue creature vita propria, al di là dei canoni e ruoli precostituiti”.
– Valeria Ravera, Hystrio


“Il più bello e intelligente spettacolo di burattini prodotto negli ultimi anni. Assolutamente da non perdere se si vuol godere un’ora di grande teatro”.
– Alfonso Cipolla, La RepubblicaLa Repubblica (riproduzione stampa)


“Spettacolo dove tradizione e innovazione si fondono a meraviglia con un gusto ironico e a tratti melanconico di teatro nel teatro. I burattini fatti di legno di foresta e non nati da ventre di donna invadono la scena spoglia di fronzoli per riempirla di pura forza teatrale”.
– Mario Bianchi, Eolo


“Fa riflettere l’indiscusso successo di Brunello. Il suo spettacolo testimonia la particolare fertilità del teatro di figura che non sembra risentire della più generale crisi del mondo del teatro”.
– Manuela dal Pozzo, Traiettorie

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